"Il proprietario dell'erboristeria di via Notarbartolo davanti alla cui vetrina sostavano da qualche istante doveva aver studiato il latino alle scuole serali, in un anno di continui oscuramenti, con un insegnante afono. Anche un illetterato come Giovanni Di Giovanni aveva notato che la scritta dell'insegna, debitamente tradotta, voleva dire La natura delle cose e non Le cose della natura, come credeva l'ineffabile titolare..."
Malinconia, levità, nostalgia, ironia. Con pochi ingredienti La Rosa confeziona un breve romanzo, un noir solo in apparenza, che appagherà in pieno chi avrà la sorte di leggerlo. Con la sua prosa semplice e asciutta, La Rosa scrive di eutanasia e di cucina, di tradimenti e di amore per la vita. Una storia semplice, ma ricca di spunti di riflessione per chi non vorrà fermarsi alla superficie di una scrittura semplice e disincantata ma sarà capace di scendere in profondità, nei luoghi in cui vivono i sentimenti dell'autore.